Le presenti linee guida non sostituiscono la normativa vigente in materia di impianti termici e di sicurezza. Si tratta solamente di indicazioni e riferimenti che possono risultare utili nell’effettuazione delle operazioni di manutenzione/ispezione, operazioni che devono essere condotte NEL PIENO RISPETTO SIA DI TUTTA LA NORMATIVA VIGENTE IN MATERIA SIA DELLE NORME UNI.
Le norme più importanti a cui fare riferimento sono comunque elencate nelle disposizioni regionali (D.G.R. n.VIII/5117 del 18.07.2008, così come modificata ed integrata dalle d.d.G.R. n. 6033 del 5.12.2007, n. 6303 del 21/12/2007, n. 8355 del 5.11.2008 e D.d.u.o. 18 giugno 2009 n. 6104) cui si rimanda.
IMPIANTI POTENZIALMENTE PERICOLOSI – PRESCRIZIONI (P)
• (P) Assenza di ventilazione/aerazione permanente con apparecchi di tipo B.
• (P) Caldaia di tipo B installata in bagno o camera da letto (vedasi norma UNI 7129 – 4° edizione 2008 punto
3.2.9.) o norme vigenti alla data di installazione dell’impianto termico.
• (P) Rigurgito di fumi in ambiente.
• (P) Caldaie di tipo C collegate a canne fumarie non idonee.
• (P) Caldaie di tipo C collegate a CCR con caldaie di tipo B o viceversa.
• (P) Valore di CO superiore a 1.000 ppm in locale interno/tecnico con caldaia di tipo B a tiraggio naturale e
rigurgito fumi in ambiente.
• (P) Impianto con perdite di combustibile evidenti.
• (P) Canali da fumo con rotture evidenti.
• (P) Mancanza di apparecchiature di sicurezza ISPESL (ad esempio: valvola sicurezza, vaso espansione) oppure
manomissione di caldaia/impianto inferiore a 35 kW.
• (P) Apparecchi a gas installati in vani o ambienti classificati con pericolo di incendio (autorimesse, autofficine,
autocarrozzerie e similari).
• (P) Tiraggio inferiore al minimo ammesso dalla norma UNI 10845.
• (P) Apparecchio di tipo B installato in locale nel quale è presente un caminetto/stufa aperti non dotati di idonea
ventilazione.
N.B.: Relativamente alla pericolosità di un impianto termico di potenza inferiore a 35 kWt, è ora possibile citare quale fonte la norma UNI 7129/2001, in quanto recepita, ai sensi della Legge 1083/71, dal D.M. 27.03.2006 del Ministero delle Attività Produttive.
IMPIANTI INSUFFICIENTI – RACCOMANDAZIONI (R)
• (R) Mancanza del foro per l’analisi di combustione e/o del libretto di impianto/centrale conforme al Decreto Ministeriale 17.03.2003 e s.m.i.
• (R) Controllo e manutenzione dell’impianto termico, mai eseguiti.
• (R) Controllo e manutenzione dell’impianto termico, eseguito con una frequenza inferiore a quella stabilita dalla D.G.R. n. VIII/5117 del 18.07.2008, così come modificata ed integrata dalle d.d.G.R. n. 6033 del 5.12.2007, n. 6303 del 21/12/2007 e n. 8355 del 5.11.2008.
• (R) Controllo e manutenzione dell’impianto termico, rispettoso delle frequenze minime stabilite dalle disposizioni regionali, ma eseguito senza analisi fumi e/o misura del tiraggio.
• (R) Controllo del rendimento di combustione non eseguito su impianto nuovo.
• (R) Valore del CO non diluito superiore a 1.000 ppm.
• (R) Indice di Bacharach superiore a 2 (per impianti a gasolio).
• (R) Rendimento di combustione inferiore ai valori indicati dalle disposizioni regionali (D.G.R. n. VIII/5117 del 18.07.2008 così come modificata ed integrata dalle d.d.G.R. n. 6033 del 5.12.2007, n. 6303 del 21/12/2007 e n. 8355 del 5.11.2008).
PRESCRIZIONI (P) - RACCOMANDAZIONI (R) – OSSERVAZIONI (O)
• (P) Apertura di ventilazione insufficiente o parzialmente ostruita con apparecchi di tipo B.
• (R) Caldaie a gas < 35 kW installate in locali comunicanti con autorimesse con divisorio < REI 120 (la circolare dei VVFF indica RE 120 – Lettera - Circolare 19 febbraio 1997, Prot. n. P402/4134 sott. 1).
• (P) Caldaie a gas < 35 kW installate in locali comunicanti con autorimesse senza divisorio REI 120 (la circolare dei VVFF indica RE 120 – Lettera - Circolare 19 febbraio 1997, Prot. n. P402/4134 sott. 1).
• (P) Locale non ventilabile/areabile con caldaie di tipo C.
• (P) Presenza di caminetti o aspiratori senza adeguate aperture di ventilazione.
• (P) Termostato fumi cortocircuitato o manomesso.
• (O) Scarichi a parete di apparecchi di tipo B non conformi a quanto stabilito dalla norma UNI 7129 e dal DPR 412/93 e s.m.i.;
• (O) Scarichi a parete di apparecchi di tipo C non conformi a quanto stabilito dalla norma UNI 7129 e dal DPR 412/93 e s.m.i.;
• ( P) Linea adduzione gas pericolosa ai sensi della normativa vigente in materia di sicurezza.
• (R) Mancanza del rubinetto di intercettazione generale del combustibile, fatto salvo casi particolari di oggettiva necessità.
• (P) Assenza di intercettazione manuale del combustibile nei pressi del generatore.
• (O/R/P) Canali da fumo non a norma, pendenza, sezione, apparecchi collegati a seconda dei casi.
• (O) Perdite fluido termovettore.
• (P) Ubicazione locale centrale termica (per impianti superiori a 35 kWt) non conforme.
• (P) Accesso locale centrale termica (per impianti superiori a 35 kWt) non conforme.
• (P) Apertura di aerazione collocata in modo errato (sacche di gas - impianti > 35 kW)
• (P) Assenza di mezzi estinzione incendi nelle centrali termiche (per impianti superiori a 35 kWt).
• (P) Manutenzione sistemi antincendio non effettuata.
• (R) Assenza di segnaletica di sicurezza nelle centrali termiche (per impianti superiori a 35 kWt).
• (P) Interruttore elettrico generale esterno assente o inaccessibile.
• (R) Tiraggio avente valore incerto, dopo prova indiretta positiva - vedasi norma UNI 10845. Richiedere verifica canna fumaria (per i manutentori).
• (R) Assenza di qualsiasi tipo di regolazione climatica/cronotermostato dell’impianto.
• (O) Mancanza del libretto uso e manutenzione della caldaia e/o bruciatore.
IMPIANTI A OLIO COMBUSTIBILE
Negli impianti termici per uso civile è vietato (D.G.R. n. 17533/2004 integrata dalla D.G.R. n. 2839/2006) l’utilizzo dell’olio combustibile (divieto valido su tutto il territorio lombardo).
IMPIANTI A LEGNA
Per gli impianti termici ad uso civile alimentati a biomassa legnosa è necessario fare riferimento alle misure temporanee annualmente disposte dai piani di azione per la gestione della qualità dell’aria nel periodo invernale adottati dalla Regione Lombardia (vedasi sito www.ors.it) .
Per gli impianti alimentati a combustibile solido e comunque non tra quelli individuati dalla norma UNI 10389 (gas, residui di lavorazione, biogas, ecc.) non è possibile eseguire la misurazione in opera del rendimento di combustione, come previsto dall’art. 6, comma 2, D.P.R. 412/93 e s.m.i. e dal punto 1. norma UNI 10389: in questi casi occorre attenersi a quanto indicato dal costruttore e/o dall’installatore dell’impianto, che deve aver predisposto un libretto di impianto/centrale con la descrizione dello stesso, l’elenco degli elementi da sottoporre a verifica, i limiti di accettabilità di detti elementi e la periodicità prevista per le verifiche e le manutenzioni (art. 11 comma 17 D.P.R. 412/93 e s.m.i.).
Se l’impianto non rispetta i limiti di esercizio indicati nel libretto di uso e manutenzione e/o nel libretto di impianto/centrale occorre specificarlo nelle note.
Se non esiste il libretto di impianto/centrale l’impianto è insufficiente.
INDICAZIONI RELATIVE AI CONTROLLI
• Constatare l’esistenza o meno di dispositivi di regolazione e controllo indicando se di tipo manuale o programmabile con almeno due livelli di temperatura.
• Dichiarare non idoneo il canale da fumo interamente corrugato e flessibile per le caldaie e i generatori di tipo C.
• Nel caso di generatore di tipo C con aspirazione in ambiente verificare la classificazione data dal fabbricante e se risulta prevista la possibilità dell’installazione come generatore di tipo B con scarico forzato, altrimenti deve essere prescritta la canalizzazione dall’esterno.
• Ventilazione dei locali contenenti caldaia di tipo C: (locale areabile) è positiva se esiste una finestra o un’apertura verso l’esterno in basso/in alto a seconda della densità del combustibile (minimo 100 cm2), se manca l’apertura verso l’esterno, il locale non è idoneo e va indicata come non conformità.
• Nelle caldaie di tipo B con bruciatore soffiato l’evacuazione fumi è di tipo naturale (deve essere eseguita la prova di tiraggio).
• Le serre e le stalle rientrano nella categoria E8 e gli impianti destinati alla loro climatizzazione sono soggetti al DPR 412/1993 e s.m.i. come chiarito dal Ministero dell’Industria (lettera 20.02.1998 prot. n. 203498). Per tali impianti è prevista esplicitamente una deroga sia per i limiti di temperatura (art. 4, comma 4 del DPR succitato) sia per i limiti di esercizio giornaliero ed annuale (art. 9, comma 5 del DPR succitato) dovuta ad esigenze tecnologiche o di produzione (ad es. coltura di piante o ricovero di animali originari di regioni tropicali). Anche per questi impianti, come ribadito peraltro dallo stesso Ministero, occorre effettuare la manutenzione periodica, la prova di efficienza e va correttamente tenuto il libretto di impianto o di centrale.
• Moduli, radianti a gas e aerotermi a gas installati in ambienti industriali (anche ambienti di altro tipo quali: palestre, stalle, serre, magazzini):
a) costituiscono ai sensi del DPR 412/93 e s.m.i. impianti termici se aventi una potenza nominale pari o superiore a 4 kWt;
b) ciascun edificio deve essere considerato dotato di un unico impianto termico di potenza pari alla somma delle potenze degli apparecchi da cui è servito;
c) per la manutenzione di questi apparecchi vedasi quanto stabilito dalla DGR n. 8355 del 05.11.2008 capitolo 9 pag. 15.
• L’anno di installazione del generatore non può essere lasciato in bianco, deve essere sempre indicato per poter calcolare il rendimento secondo le disposizioni regionali. Se non conosciuto, dare un’indicazione approssimativa attendibile (dichiarata dall’utente), per stabilire a quale categoria di rendimento fare riferimento, secondo le disposizioni regionali.
IMPIANTI CON GENERATORI DI CALORE DI ETA’ SUPERIORE A 15 ANNI
1. Impianti con potenza nominale complessiva inferiore a 116 kWt – il rendimento di produzione istantaneo corrisponde al rendimento di combustione. In particolare per gli impianti installati prima del 29.10.1993 il rendimento minimo da considerare è 84+2logPn.
Se durante la manutenzione di un impianto avente una potenza nominale complessiva inferiore a 116 kWt e con un generatore di calore di età superiore a 15 anni il rendimento di combustione rientra nei valori minimi richiesti dalle disposizioni regionali l’utente è in regola - laddove invece il rendimento non rientri nei valori minimi richiesti sarà necessario intervenire tecnicamente (se possibile) per riportarlo entro i valori minimi altrimenti il responsabile dell’impianto dovrà sostituire il generatore di calore.
2. Impianti con potenza nominale complessiva superiore a 116 kWt - per tali impianti si rimanda a quanto stabilito dalle disposizioni regionali.